William Finnegan vince il William Hill Sports Book of the Year con il memoir Giorni selvaggi, già premiato lo scorso aprile con il Pulitzer. La decisione della giuria è stata unanime anche se – ha osservato il giurato Mark Lawson – «alcuni inizialmente non erano convinti che il surf dovesse essere considerato uno sport» (e Finnegan sarebbe personalmente d’accordo). A convincere tutti è stata però la precisione autobiografica e l’esattezza della scrittura, capace di rendere avvincente il surf anche per chi non lo ha mai praticato. Finnegan si unisce così all’illustre schiera di vincitori che include, tra gli altri, Nick Hornby, Duncan Hamilton e Anna Krien.