Wole Soyinka mantiene la parola: ha distrutto la sua green card
Nel giorno dell’insediamento del presidente Donald Trump, vi segnaliamo le ultime su Wole Soyinka – premio Nobel per la Letteratura e ideatore del progetto Migrazioni/Migrations –, che ha confermato quanto aveva promesso alla vigilia delle elezioni americane, in novembre: ha distrutto la propria green card dopo la vittoria di Trump.
«Trump’s wall is already under construction,» ha detto Soyinka, in passato finito in carcere e poi condannato a morte in contumacia per la sua opposizione al regime di Sani Abacha. “Walls are built in the mind, and Trump has erected walls, not only across the mental landscape of America, but across the global landscape».
Diversi anni fa Soyinka si era rifugiato in America, grazie all’aiuto dell’ex presidente democratico Jimmy Carter, ma dopo la morte di Abacha nel 1998 è tornato a vivere principalmente nella sua Nigeria.
Leggi gli articoli sul «Guardian» e sull’«Atlantic» dedicati a Soyinka.
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