MJ is back… again!
Dopo un’edizione delle Finali Nba tra le più esaltanti degli ultimi anni, concluse con il trionfo dei Golden State Warriors dell’Mvp stagionale Stephen Curry, l’attenzione si è spostata sul draft e sul mercato dei free agent.
Tra i giocatori in scadenza di contratto anche Lebron James, che nelle sue seste Finali in carriera, nonostante la sconfitta, ha dato vita a una sequenza di prestazioni «jordanesche»: tre partite della serie con oltre 40 punti, con due triple doppie e una media di oltre 35 punti, 13 rimbalzi e 8 assist a partita (numeri che ricordano anche i tabellini di altri due grandi del passato come Oscar Robertson e Magic Johnson, l’unico ad avere finora totalizzato nelle Finali più triple doppie di James, ma con molte più partite all’attivo).
Nel frattempo, mentre la serie era in pieno svolgimento, MJ in persona era a Parigi per celebrare i trent’anni del brand Jordan, che cambiò il volto della Nba e del basket mondiale. L’ex numero 23 dei Bulls ha dichiarato che, se potesse, tornerebbe volentieri a giocare… per vincere, naturalmente.
Sono passati vent’anni dal primo, celebre ritorno – quello del marzo 1995, quando MJ dichiarò semplicemente: «I’m back», generando la «più grande attesa nello storia dello sport». In attesa di un improbabile terzo ritorno, a cinquantadue anni suonati, Michael Jordan arriva però in libraria con un’esaustiva e originale biografia firmata da Roland Lazenby, che ripercorre tappa dopo tappa l’epopea dei Chicago Bulls e la crescita di un impero di merchandising senza precedenti, cercando al contempo di svelare i segreti della vita e della «doppia personalità» del più grande atleta di tutti i tempi – una personalità permeata da un inesauribile agonismo con cui MJ soggiogava avversari e compagni di squadra, riuscendo in ogni occasione a sfidare «il limite», dentro e fuori dal parquet.
Michael Jordan, la vita di Roland Lazenby è in libraria dal 25 giugno.
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