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Anatomia di una strage

Mentre in Francia si registrano i primi scontri tra tifoserie rivali, in occasione di Euro 2016, una buona notizia (almeno fino a un certo punto) è arrivata qualche settimana fa dall’Inghilterra.
Ventisette anni dopo la tragedia di Hillsoborough – in cui morirono 96 persone e ne rimasero ferite 766 – un’inchiesta governativa britannica, iniziata nel 2014, ha scagionato i tifosi del Liverpool dall’accusa infamante di omicidio colposo nei confronti della polizia inglese, stabilendo che fu quest’ultima «la causa principale del disastro», consumatosi il 15 aprile 1989 allo stadio di Sheffield, dove era in programma la semifinale di FA Cup tra i «Reds» e il Nottingham Forest. Una sentenza che ribalta e sconfessa in via definitiva la versione ufficiale delle autorità dell’epoca.

Leggi la ricostruzione dei fatti in questo articolo di Sarah Gainsforth apparso su «Dinamo Press».

hillsborough

 

A vedere il «Sun», o quei fotografi che sgomitavano per avere lo scatto migliore di un bambino agonizzante, non si può fare a meno di pensare: Cosa è successo alla nostra umanità? E penso a mio padre, a quand’era giovane e pieno di spirito combattivo, e alla sua massima preferita. Era di Bill Shankly, ovviamente: «Per come lo vedo io, il socialismo è umanità. Credo che il solo modo di vivere sia che tutti lavoriamo per gli altri, e ognuno riceva una parte della ricompensa. È così che vedo il calcio, ed è così che vedo la vita». Beh, non è più così, mio caro Billy. Il modo in cui ci hanno trattati a Hillsborough… Non è più così. I giorni dei «Campioni siamo noi» sono finiti davvero e per sempre, cazzo.

(da Ho battuto Berlusconi! di John Graham Davis)

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